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BMI – Un valore affidabile?


Il BMI, l’acronimo di Body Max Index, in italiano IMC, Indice di Massa Corporea, è un valore, espresso come rapporto tra peso e altezza ed è usato come indicatore per la densità corporea utile per capire se il peso sulla bilancia è adeguato all’altezza, quindi è utilizzato come indice di sovrappeso-obesità, ma anche di normopeso o sottopeso.

- BMI < 18.5 = sottopeso

- BMI 18.5 - 24.99 = normopeso

- BMI 25 - 29.99 = sovrappeso

- BMI 30 - 34.99 = obesità I grado

- BMI 35 - 39.99 = obesità II grado

- BMI > 40 = obesità III grado

Come si calcola il BMI?

Una delle formule usate è:

BMI: Peso ÷ (Altezza × Altezza)

Quindi ad esempio la signora Maria è alta 165, e pesa 58kg, il suo BMI si calcolerà in questo modo:

BMI: 58 ÷ (1,65 × 1,65) = 21,3

La signora Maria risulta normopeso e in salute.

Il BMI però non è in grado di valutare la composizione corporea della signora Maria, cioè il rapporto fra massa magra e massa grassa, quindi la signora Maria potrà pure risultare normopeso ed esserlo anche sulla bilancia, ma potrà avere il corpo con zone molli e grasso ostinato da mandare via come sotto le braccia, sull’addome, dietro la schiena, o nell’interno coscia.

Nello stesso modo se ad esempio prendiamo Anna, una ragazza 30enne che si allena in palestra con sovvracarichi che non bada al peso ma alla composizione corporea, potrà avere il BMI più alto della signora Maria e risultare sovrappeso, quando invece esteticamente risulterà più magra e con un corpo tonico.

Inoltre il BMI ha un altro limite, non distingue uomini e donne. Questa distinzione invece è necessaria in quanto le donne hanno più grasso corporeo essenziale da mantenere in confronto agli uomini che invece hanno una massa magra maggiore.

Questo indice di misura non è affidabile per determinare la condizione della propria salute o forma fisica e il rischio di pericolo del sovrappeso o obesità in quanto come valutazione usa il semplice peso sulla bilancia e non la % di massa grassa e quella magra rapportato con l’altezza.

Per valutare la propria composizione corporea può risultare utile usare il plicometro, o la bioimpedenziometria, ricordando che questa ha comunque un margine d'errore, e/o prendere misure col metro, e scattare delle foto e confrontarle ogni tot settimane. Dopo una misurazione costante, per circa 3-4mesi, con i risultati ottenuti si può fare una media sulla propria condizione-composizione corporea, e con le foto un confronto veritiero del prima e dopo.

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